lavanda 

COME PRODOTTO FRESCO

INFUSO (tisana): 1 gr. in 100 ml. d'acqua. Una tazza al giorno (evitare un uso prolungato).

DECOTTO: si fanno bollire 30-40 gr. delle infiorescenze in un litro d'acqua per 10 minuti, poi si filtra.


MODALITA' DI ESTRAZIONE

MACERAZIONE

Le sommità fiorite, raccolte in luglio-agosto e pulite, vengono messe  in immersione in miscela idroalcolica di grado opportuno. La macerazione prosegue circa tre settimane, al termine delle quali si procede alla torchiatura e alla filtrazione.

ESTRAZIONE ALCOOLICA

Vengono estratti gli oli essenziali dall' 1 al 3 %, che conferiscono un particolare stimolo gustativo e olfattivo, determinando la produzione, nel nostro organismo, di endorfine che hanno attività tranquillante e antispasmodica.                                  

TINTURA: 20 gr. in 100 ml. di alcool di 30° (a macero per 8 giorni). Applicare sulla pelle con un tamponcino di cotone.

TINTURA VINOSA: si mettono in infusione 60-80 gr. di fiori sgranati in un litro di acquavite per una decina di giorni. Il filtrato può essere consumato per uso interno a gocce su zollette di zucchero.                            


PRINCIPI ATTIVI

 

Le sommità fiorite contengono olio essenziale formato da borneolo, cineolo, cumarina, tanino, e da una sostanza amara.  


PROPRIETA'

 

Gli alcooli presenti nell'olio essenziale della lavanda sono da tempo riconosciuti come principi attivi spasmolitici e sedativi. Vanno ricordate inoltre le notevoli proprietà antisettiche nei confronti  di batteri e virus. Con l'infuso di lavanda si aumenta la sudorazione, si calma la tosse, si attenuano gli attacchi d'asma bronchiale, si calmano la nausea, il vomito, il mal di stomaco e il singhiozzo, si eliminano i gas intestinali. La lavanda inoltre aiuta il fegato, fa secernere la bile, disinfetta l'apparato digerente e urinario, aumenta la diuresi e placa le contrazioni muscolari, le convulsioni  e i tic nervosi, e toglie il mal di testa.


DALLA CULTURA POPOLARE SI TRAMANDA

 

Tradizionalmente impiegata come disinfettante e cicatrizzante e come antinevralgica, la lavanda ha posseduto fama di preventivo nelle epidemie di peste in Europa. Alcuni scrittori e medici del '600 suggerivano di imbottirsi il cappello con la lavanda per evitare i malanni alla testa provenienti da cause di freddo.


LE APPLICAZIONI SUGGERITE RIGUARDANO

 

LA MEDICINA:

Nei disturbi neurovegetativi come inquietudine o insonnia e nelle tachicardie, perchè la liberazione di endorfine, che hanno attività tranquillante e antispasmodica, è stimolata dall'essenza che viene annusata o gustata.

ASSOCIAZIONI: avena, luppolo, melissa, valeriana, biancospino, tiglio.


Nei disturbi dell'apparato digerente come gastriti e coliti

ASSOCIAZIONI: angelica, camomilla, fumaria, rosmarino


negli stati infiammatori a carico delle vie respiratorie e nelle manifestazioni asmatiche

ASSOCIAZIONI:

per le febbri in genere è nota la " tisana dei cinque fiori " :              -10 gr. di fiori di lavanda      -5 gr. di fiori di calendula                                                                                                       -5 gr. di fiori di borraggine    -5 gr. di fiori di ginestra                                                                                                         -5 gr. di fiori di viola del pensiero selvatica

Se ne mette un cucchiaio da minestra per tazza d'acqua bollente, per 10 minuti, e si addolcisce con miele. Se ne possono prendere da 3 a 4 tazze al giorno.


Per l'asma bronchiale e tutte le infezioni delle vie respiratorie è utile questo infuso: mettere 45 gr. di fiori di lavanda in un litro d'acqua e miele. Se ne possono prendere da una a tre tazze al giorno.   

 

 


COSMESI:

l'essenza di lavanda è richiesta dalle farmacie, dalle profumerie e dalle saponerie. Per azione stimolante e per uso cosmetico si adopera l'aceto aromatico, ottenuto lasciando macerare, oltre i fiori di lavanda, quelli di menta, di rosmarino, di salvia e altre piante per 8-10 giorni in aceto bianco. Invece per frizioni sui capelli grassi viene usata la tintura. Tutta la pianta rende balsamica e purificante l'acqua del bagno. Costituisce uno dei tonici più efficaci in un bagno completo. La lavanda non è solo una pianta medicinale, ma una delle più note essenze per acqua di toilette e profumi, specialmente maschili.

 

 


CUCINA:

si aromatizzano le marmellate. Si può fare un aceto.

 

ASSOCIAZIONI: garofani, fiori di trifoglio, sambuco, nasturzio, primula, petali di rosa, fiori di rosmarino, fiori di timo, violette.

Si usa per condire stufati e altri piatti di carne, ma è più utilizzata nella cucina del sud della Francia.

 

 


CURIOSITA':

il nome Lavanda deriva dal fatto che era considerata una delle erbe detergenti per eccellenza dai romani, che ne utilizzavano le fronde e i fiori.

Inoltre per contrasto col fatto che la lavanda cresce in luoghi aridi, era ritenuta un rimedio per combattere quei malanni che derivavano dall'umidità.

E' una delle migliori piante mellifere.